Davide Zappacosta era appena rientrato dopo lo stop per un infortunio muscolare e adesso dovrà restare fermo per un problema molto più grave. Questa mattina, durante l’allenamento, il terzino della Roma in prestito dal Chelsea si è procurato la lesione del legamento crociato del ginocchio destro.
Lo ha comunicato la società attraverso il proprio sito dopo i controlli nella clinica romana Villa Stuart: “Nel corso della seduta odierna di allenamento, Davide Zappacosta ha riportato in modo del tutto fortuito la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro”.
Rottura del legamento crociato per Davide Zappacosta.
Al calciatore va la vicinanza del Club, assieme all’augurio di pronta guarigione.#ASRoma
— AS Roma (@OfficialASRoma) October 4, 2019
Dopo quello che è accaduto la stagione scorsa, insomma, la tendenza negativa continua a tormentarci.
Che tipo di infortunio è e quali sono i tempi di recupero possibili
Il legamento crociato anteriore è uno dei quattro legamenti principali del ginocchio: si incrocia con il legamento posteriore al centro dell’articolazione e la rende stabile, impedendo lo spostamento della tibia rispetto al femore. Può rompersi a causa di rotazioni forzate da traumi o da un’eccessiva estensione del ginocchio.
La rottura del legamento crociato anteriore è uno dei traumi più comuni in sport come il calcio e lo sci.
Dal sito del professor Pier Paolo Mariani:
Una lesione completa o rottura del LCA (legamento crociato anteriore, ndA) non ha alcuna possibilità di guarigione e richiede un intervento impropriamente detto di “ricostruzione” giacché più propriamente si tratta di un intervento di sostituzione con un trapianto tendineo, usualmente una porzione del tendine rotuleo; in alternativa si possono utilizzare due tendini dei muscoli flessori (tendine dei muscoli semitendinoso e gracile) oppure il tendine quadricipitale. Più raramente si utilizza un trapianto da donatore.
Il neo-legamento è fissato al femore ed alla tibia con due viti, che possono essere metalliche o di materiale a lento riassorbimento.
Il calciatore ha giocato appena 17 minuti con la maglia della Roma, quelli finali della partita pareggiata 3-3 contro il Genoa alla prima di campionato. Uno spezzone di partita nella quale sfiorò il gol che sarebbe stato della vittoria, mancando la conclusione a pochi passi dalla porta. Una settimana più tardi, durante il riscaldamento prima del derby contro la Lazio, arrivò il primo infortunio: lesione di secondo grado al soleo e un mese di stop. Pochi giorni fa il rientro in gruppo e la convocazione per la partita di Europa League contro il Wolfsberger. Ieri sera non ha giocato, ma sembrava pronto per farlo domenica contro il Cagliari. Non sarà così.
Zappacosta, che è in prestito fino a metà stagione con possibilità di estensione fino a giugno, è stato operato nel pomeriggio e da domani inizierà la lunga fase riabilitativa. Difficile ipotizzare tempi di recupero: stime non ufficiali parlano di cinque a sei mesi. Un colpo durissimo per la Roma e per Fonseca, che ha già fuori per infortunio Perotti, Cengiz Under, Pellegrini e Mkhitaryan.
Quali sono le alternative a disposizione di Fonseca?
Al momento, Fonseca può comunque contare su quattro terzini in rosa: Florenzi e Santon a destra, Kolarov e Spinazzola a sinistra. In quel ruolo, insomma, la Roma non è corta. Il problema però è che il ritorno di Zappacosta avrebbe consentito all’allenatore di guadagnare una potenziale rotazione offensiva in un momento in cui ci sono quattro trequartisti infortunati: Florenzi, infatti, può essere un’alternativa anche in attacco.